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Camoscio appenninico, termina il progetto Life Coornata

2000 gli esemplari presenti oggi al mondo nei parchi nazionali d'Abruzzo Lazio e Molise, Gran Sasso Monti e della Laga, Majella, Monti Sibillini e Sirente Velino

( Rocca di Mezzo, 03 Ottobre 2014 )

Legambiente, partner del progetto: "un bel successo di gestione coordinata e di ricerca made in Italy"
A quattro anni dall'avvio, si conclude con un bel successo il progetto sul camoscio appenninico Life Coornata, co-finanziato dall'Unione Europea nell'ambito dello strumento Life plus. Sono circa 2000, infatti, gli esemplari di camoscio appenninico presenti oggi nei parchi nazionali d'Abruzzo Lazio e Molise, del Gran Sasso Monti della Laga, della Majella, dei Monti Sibillini e in quello regionale del Sirente Velino, le 5 aree protette coinvolte, insieme a Legambiente, nel progetto che aveva obiettivo la realizzazione di azioni concrete di conservazione a lungo termine per la salvaguardia della Rupicapra pyrenaica ornata.

Questo il nome scientifico del camoscio appenninico, una sottospecie endemica per l'Italia - che si trova cioè esclusivamente nel nostro Paese - di cui all'inizio del 900 sopravvivevano poco più di 30 esemplari nell'area che poi sarebbe diventata il Parco Nazionale d'Abruzzo. Un numero troppo esiguo per garantire la sopravvivenza di questo animale, senza interventi di tutela e ripopolamento.

Leggi tutto il comunicato stampa (119Kb)

Camoscio appenninico, termina il progetto Life Coornata
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