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Gara del Solco

Dal 26 al 27 Agosto 2023

La gara del solco ha come peculiarità il fatto di svolgersi nella notte, più precisamente a partire dal tramonto, quando a fianco del campanile che si trova nella parte più alta del paese, viene accesa una luce di grande intensità tale da essere riconoscibile anche in lontananza. Le diverse squadre partecipanti composte da residenti e turisti, partono dalle pendici di Monte Rotondo e tracciano il solco avendo come riferimento questa luce. Si lavora tutta la notte alla luce delle candele, poste dentro lanterne ancora realizzate con materiali poveri. Con il passare degli anni i trattori hanno sostituito i buoi e gli antichi aratri, mantenendo intatta l'atmosfera di una notte suggestiva nella quale riecheggiano le voci dei partecipati sotto lo scintillio delle stelle.

Lungo il percorso che si deve tracciare vengono poste delle luci di riferimento "le controposte", allineate con una luce grande del campanile. Ogni squadra ha una figura importantissima" l'impiffatore", il quale con un filo di piombo deve allineare i punti estremi dei due tratti interrotti da un ostacolo per garantire che il solco proceda dritto da monte verso il paese.

Vince la squadra che traccia il solco più dritto e più lungo, controllato poi dai giudici con un filo a piombo e con il teodolite dal campanile della Chiesa di S. Maria della neve.

Di origine antichissima, con i suoi quasi quattro secoli d'età, questa gara ha la sua genesi in una forma di devozione alla Madonna della Pietà, per aver risparmiato il paese di Rocca di Mezzo dalla peste e dalla carestia. In segno di ringraziamento, ultimata la stagione campestre con la semina, furono tirati dai contadini del tempo dei solchi che si sono rinnovati di generazione in generazione fino ai giorni nostri.

Risulta dagli "Atti Capitolari" della Parrocchia che essa risalga all'anno 1625 e venne istituita allo scopo di emulare gli agricoltori nel fervore del lavoro dei campi. Quella era l'epoca, in tutta l'Italia, della famigerata peste descritta dal Manzoni ne "I Promessi Sposi", che afflisse il contado aquilano senza escludere il nostro paese.

Inizialmente si teneva in ottobre, prima di emigrare durante l'inverno nelle terre della Maremma. Da allora, terminati i lavori campestri, i contadini dell'Altipiano delle Rocche si cimentano in questa gara.

Nel 1926 la manifestazione fu fatta coincidere con la visita dell'allora Principe di Piemonte, invitato dal Comm. Domenico Di Paola, che giudice unico della competizione, assegnò il premio ex aequo ai solchi, trovandoli tutti ugualmente dritti.

Nel 1928 fu abbinata alla riapertura delle scuole elementari per iniziativa del Maestro Giuseppe Benedetti Alfieri, instancabile organizzatore che dedicò tutta la sua dotta passione all'insegnamento ed alla formazione di generazioni che tanto successo ebbero nella vita. L'Avv. Antonio Scoccia tenne un applaudito discorso e la presenza del concittadino Comm. Massimo Del Fante dette lustro e successo alla singolare competizione.

Nel 1952 la festa fu anticipata e solennizzata con quella dell'8 settembre della Fiera della Rocca, seguì un periodo in cui fu svolta alla fine di ottobre per poi tornare a coincidere nuovamente con la data della fiera. Sul finire degli anni '70 la Gara del Solco fu anticipata all'ultima domenica di agosto e successivamente spostata alla prima domenica di settembre.

Negli ultimi anni per motivi turistici si svolge l'ultima domenica di agosto.

Vuole la leggenda che questa manifestazione, svolgendosi un tempo a fine ottobre quando le condizioni atmosferiche erano spesso avverse, non poté essere fatta causa nevicata.

Il mattino dopo i rocchigiani trovarono un solco dritto non tracciato da nessuna squadra, che venne attribuito ad un "miracolo". Da allora il paese in segno di devozione ripete ogni anno "questo rito".

Comune: Rocca di Mezzo (AQ)  
 
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