Titta Rosa
Nato a Santa Maria del Ponte nel 1891 ma trasferitosi poi a Milano, Giovanni Titta Rosa è stato poeta, narratore, critico, giornalista, traduttore.
In alcuni libri di prosa, è evidente la sua abruzzesità, il profondo amore e la struggente nostalgia verso la sua terra, i suoi luoghi, le tradizioni contadine. I suoi libri più importanti sono "I giorni del mio paese" del 1940 e "L'Avellano" del 1943.
Ma è ricordato anche per il commento a "I promessi Sposi" e per una serie di leggende, favole e apologhi. Morto a Milano nel 1972, la scuola elementare di Fontecchio lo ricorda attraverso la lapide d'ingresso che riporta "...ma la nostalgia era sempre per quella vallata".