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L'area del Parco, esteso circa 54.361 ha, si presenta notevolmente diversificata per orografia del territorio e per tipologia di ambienti presenti che ospitano una ampia varietà di specie vegetali ed animali.
L'ampio intervallo altitudinale, le notevoli differenze tra versanti a diversa esposizione, la morfologia segnata da canyon, da altopiani, da valloni, da rupi e ghiaioni determinano una notevole diversità di ambienti caratterizzati da una ampia varietà di formazioni vegetali e di specie faunistiche che rappresentano nel loro insieme uno spaccato della biodiversità dell'ecosistema dell'Appennino centrale.
Entro tale varietà di habitat e paesaggi si possono inoltre individuare luoghi selvaggi ed impervi, con ampie foreste e formazioni rupestri ancora oggi popolati da orsi marsicani lupi appenninici ed aquile reali, che si affiancano ad aree dove la storica presenza dell'uomo è testimoniata da antichi insediamenti e da centri storici ben conservati.
E' qui accertata la presenza del 46% circa delle specie dei mammiferi della fauna italiana, il 32% degli uccelli nidificanti in Italia, il 17% dei rettili ed il 30% degli anfibi. Nel Parco sono presenti 216 specie di vertebrati delle quali 43 specie comprendono le emergenze faunistiche presenti (specie endemiche, a rischio di estinzione minacciate o prioritarie).
Nell'area protetta vivono specie a rischio di estinzione come l'orso marsicano, qui presente con 3-5 esemplari e sulla cui conservazione il Parco è impegnato da circa un decennio grazie alla realizzazione di tre successivi progetti LIFE di cui uno in corso, specie come il lupo appenninico, l'aquila reale, il grifone, splendido avvoltoio reintrodotto dal Corpo Forestale dello Stato, il picchio dorsobianco e l'astore queste ultime specie oggi rare e in via di estinzione legate all'ambiente forestale che qui trovano ampie foreste dove nidificare. Pareti rupestri e falesie offrono habitat idonei alla nidificazione anche per il falco pellegrino, il gufo reale, il gracchio alpino, il rarissimo lanario.
Alcune specie meno note ma tuttavia rarissime sono ancora presenti nell'area protetta, come la lepre italica e la Rosalia alpina, un coloratissimo coleottero legato a boschi maturi di faggio. L'area protetta è inoltre risultata dagli studi svolti in ambito nazionale tra le poche aree appenniniche idonee alla reintroduzione del camoscio appenninico.
Fra i mammiferi, oltre all'Orso Marsicano ed al lupo appenninico sono presenti: il Gatto Selvatico, la Martora, il Cervo, il Capriolo, l'Istrice, il ghiro, il camoscio.
Fra gli uccelli ricordiamo anche: il Martin pescatore, il Gracchio Corallino, lo Sparviero, il Corvo Imperiale, il Picchio muraiolo, il Picchio Verde, il Fringuello alpino, la Coturnice, l'Averla Piccola, la Tottavilla.
Fra i rettili sono presenti, oltre alla rarissima Vipera Orsini, il Cervone, la Natrice, il Biacco.
Fra gli anfibi sono segnalate la Salamandra Appenninica, la Salamandrina dagli Occhiali, il Tritone Appenninico, la Rana Rossa Appenninica, la Raganella Italica.