PARCO SIRENTE VELINO

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Salviamo l'Orso - 2003/2007

 

Stato di fatto | Aspetti morfologici | Flora e fauna
Valori storico-culturali | LifeNatura per l'orso

ph. A. Vescovo
Parco Regionale Sirente Velino

 

Stato di fatto
Progetti LIFE per la conservazione e la protezione dell’Orso bruno marsicano nel Parco Regionale del Sirente-Velino

Nel 2004 è stato avviato nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino, in Abruzzo (Italy), il nuovo Progetto Life-Natura "Salviamo l'orso". Un progetto finanziato dalla Commissione Europea Dg-Ambiente e dall'Ente Parco, finalizzato a realizzare azioni specifiche per la conservazione del piccolo nucleo di orsi presente all'interno del territorio del Parco.
Il Parco Sirente-Velino era stato già titolare di altri progetti Life, durante gli anni 1994-2001.
Se però, i primi progetti avevano reso possibile:

  • l'accertamento della presenza degli orsi fra i massicci del Sirente e del Velino, (durante il primo progetto nell'ottobre del 1996, purtroppo un esemplare maschio di circa 3 - 5 anni, è stato rinvenuto morto per avvelenamento),
  • l’avvio della strategia di conservazione intervenendo su i siti d'interesse comunitario (SIC) individuati come un unico sistema di corridoi faunistici,

il progetto attualmente in corso, ha l’obiettivo di stabilizzare le attività di conservazione al fine di garantire ai plantigradi, territori protetti e sicuri oltre che più idonei alla loro sopravvivenza.

La logica dei progetti realizzati nel Sirente Velino, - resi possibili, lo ribadiamo, dall’unico strumento che l’Unione indirizza unitariamente alle molteplici attività per la Conservazione della Natura, - è sempre stata quella di arginare e ridurre l'impatto da disturbo antropico, e quindi di diminuire il pericolo diretto per la sopravvivenza degli esemplari di orso, e contemporaneamente di avviare un processo di riqualificazione ambientale delle aree interessate in funzione dei bisogni alimentari e di sopravvivenza della specie.

Le azioni sono state incentrate su:

  • L'individuazione dei corridoi faunistici utilizzati dall'orso, la loro tutela e conservazione;
  • L'integrazione e l'aumento delle risorse alimentari, con azioni di miglioramento ambientale degli habitat (potature, piantagioni di alberi da frutto, apicoltura e diffusione di api mellifere)
  • La riduzione del bracconaggio e del vandalismo instaurando un adeguata e diffusa azione di sorveglianza e prevenzione degli illeciti;
  • Il miglioramento del rapporto tra attività umane e territorio. Attraverso l’introduzione di pratiche di selvicoltura naturalistica con l’obiettivo di trasformare boschi eccessivamente artificiali e produttivi, in formazioni più naturali;
  • La sensibilizzazione del pubblico e l'informazione delle comunità locali. In particolare dei giovani nell’età scolare, attraverso lo sviluppo di programmi di educazione ambientale mirata.

La gestione naturalistica dei boschi, non ha impedito l'uso delle risorse da parte delle popolazioni locali, anzi proprio questa azione ha rappresentato uno straordinario esempio di lavoro per conciliare l’uso sostenibile delle risorse naturali, con la tutela di specie protette.
I progetti nel tempo hanno generato anche interessati occasioni di occupazione per i cittadini locali residenti del Parco. Sono stati coinvolti a vario titolo, giovani, cooperative locali, coltivatori diretti e artigiani, per i lavori di taglio in bosco, potature, piantagioni, apicoltura, sistemazione sentieri e altre attività lavorative più specializzate come l'educazione ambientale ed il monitoraggio naturalistico del territorio.

STATO DELLE CONOSCENZE SULLA PRESENZA DELL’ORSO MARSICANO NEL PARCO REGIONALE SIRENTE VELINO
Le attività di monitoraggio condotte tramite la metodologia naturalistica, (percorrenza periodica di transetti, survey di verifica delle segnalazioni, controllo periodico delle carcasse di bestiame rinvenute e degli episodi di aggressione, o anche mediante l'allestimento di alcuni siti attrattivi con miele nei periodi autunnale e primaverile-estivo), unitamente ai rilievi e alle analisi di campo delle diverse variabili ambientali hanno reso possibile l’elaborazione di differenti mappe tematiche, che hanno consentito di individuare tutte le aree sensibili per la sopravvivenza dell’orso nel Parco.
Fra il 1994 ed il 2002 sono stati raccolti un totale di 78 segni di presenza. Durante l'ultimo Progetto, sono stati rinvenuti alcuni siti idonei allo svernamento, utilizzati da qualche esemplare.
La notizia è in sé importante perché testimonia il fatto che uno o più esemplari di orso, del nucleo accertato potrebbe essere stanziale e vivere costantemente nel Parco, anziché muovere dal territorio del limitrofo Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
Il monitoraggio costante delle aree, ha consentito inoltre di evidenziare le principali direttrici di spostamento dei plantigradi nel Parco, una, da e verso i rilievi del Parco Nazionale d’Abruzzo e la Riserva del Monte Genzana, l'altra, verso il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, e i Monti della Duchessa nel Lazio.
In conclusione, i dati emersi dalle attività condotte durante l'intero arco degli ultimi anni di progetto, consentono di confermare, per la sua posizione geografica e per l'alta valenza ambientale, il ruolo centrale del Parco Sirente Velino nell’ambito dell'areale di distribuzione dell’Orso bruno marsicano.

Appare quindi estremamente importante per il Sirente Velino, il recente finanziamento del nuovo progetto. Progetto che sarà terminato nel settembre del 2007 e che come approccio principale ha la riduzione della minaccia diretta agli orsi. Minaccia che troppo spesso scaturisce dall’uso sconsiderato di veleni, quale conseguenza dei conflitti con gli allevatori del territorio. Anche in questo caso, appare evidente come l’attività di conservazione tocca con forza l’uso sostenibile del territorio, il legame stretto fra le attività umane e le risorse naturali.
È questo un segnale importante, quindi perché se da un lato si rafforzano le attività di conservazione, dall'altro si rilancia la sfida per dimostrare che la politica attiva di tutela della natura può costituire a pieno titolo un concreto strumento per lo sviluppo economico nelle aree protette d’Europa.

Il Referente del Progetto
Dr. Emilio SINIBALDI

 


Articolo pubblicato su: The Parliament Magazine
N° 204, 23 Maggio 2005 - www.parliamentmag.com

 

ph. A. Vescovo
Sezione LifeNatura a cura di Indeent