PARCO SIRENTE VELINO

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Salviamo l'Orso - 2003/2007

 

Stato di fatto | Aspetti morfologici | Flora e fauna
Valori storico-culturali | LifeNatura per l'orso

ph. A. Vescovo
Parco Regionale Sirente Velino

 

Stato di fatto
Valori storici e culturali
L’area del Parco comprende tre zone geograficamente ben delimitate, l’Altopiano delle Rocche, la media Valle dell’Aterno e la Valle Subequana, e la parte settentrionale della Conca del Fucino, che anche dal punto di vista storico e culturale presentano caratteristiche distinte che al tempo stesso si integrano e si compattano nel corso dei secoli. Complessivamente l’intera area è stata caratterizzata dalla presenza dell’uomo fin dal Neolitico; in epoca romana poi è stata interessata dall’attraversamento di due importanti reti viarie: la Via Valeria e la Via Claudia Nuova; durante il Medioevo poi, con l’aggregazione dei piccoli insediamenti, per difendersi dalle invasioni, si è avuto lo sviluppo di centri fortificati, castelli e rocche; caratteristiche della Valle dell’Aterno sono le torri che mettevano in comunicazione visiva i centri urbani lungo tutta la Valle dall’Aquila a Sulmona. Importantissimo è il serbatoio culturale della Valle dell’Aterno e della Valle Subequana, ricco di testimonianze storiche architettoniche e culturali rappresentate da ciò che rimane, ora in buone ora in meno buone condizioni, degli antichi centri e insediamenti e dalle ancora vive manifestazioni religiose e culturali.

L’economia di sussistenza della zona derivata dallo sfruttamento dei sistemi ambientali da parte della popolazione agro-silvo-pastorale. Caratteristici usi del territorio da parte delle popolazioni locali sono per esempio: la Neviera del Sirente, a quota 2000 metri in uno dei canaloni del versante nord, che costituiva una fonte di reddito per i residenti di Secinaro e di Galiano Aterno, attraverso l’estrazione di "Salme" (blocchi di ghiaccio) portate a dorso di mulo, protette con sacchi, rivestiti di foglie e polvere di pula per evitarne lo scioglimento, e inviate fino in Puglia o addirittura a Roma; l’attività dei carbonai, che con la conoscenza, autodidatta, dei processi di combustione del legno, permetteva ai residenti di vendere il carbone vegetale nelle fiere e nei mercati; o ancora i villaggi d’altura, come le Pagliare di Tione, le Pagliare di Fontecchio e le Pagliare di Fagnano, testimonianze della transumanza verticale, quando, durante la bella stagione, le genti dei paesi del fondovalle si trasferivano in quota con il bestiame per approfittare degli abbondanti pascoli e praticare una piccola agricoltura di sussistenza. La lettura del territorio ci rivela la capacità dell’uomo di convivere con ambienti complessi e difficili e di far coesistere lo straordinario patrimonio naturalistico.


da: Risorse naturali nel Parco Regionale Sirente-Velino
Sintesi: Archivio Documentazione Ente Parco

 

ph. A. Vescovo
Sezione LifeNatura a cura di Indeent