Valori storici e
culturali
Larea del Parco comprende tre zone geograficamente
ben delimitate, lAltopiano delle Rocche,
la media Valle dellAterno e la Valle Subequana,
e la parte settentrionale della Conca del Fucino,
che anche dal punto di vista storico e culturale
presentano caratteristiche distinte che al tempo
stesso si integrano e si compattano nel corso
dei secoli. Complessivamente lintera area
è stata caratterizzata dalla presenza delluomo
fin dal Neolitico; in epoca romana poi è
stata interessata dallattraversamento di
due importanti reti viarie: la Via Valeria e la
Via Claudia Nuova; durante il Medioevo poi, con
laggregazione dei piccoli insediamenti,
per difendersi dalle invasioni, si è avuto
lo sviluppo di centri fortificati, castelli e
rocche; caratteristiche della Valle dellAterno
sono le torri che mettevano in comunicazione visiva
i centri urbani lungo tutta la Valle dallAquila
a Sulmona. Importantissimo è il serbatoio
culturale della Valle dellAterno e della
Valle Subequana, ricco di testimonianze storiche
architettoniche e culturali rappresentate da ciò
che rimane, ora in buone ora in meno buone condizioni,
degli antichi centri e insediamenti e dalle ancora
vive manifestazioni religiose e culturali.
Leconomia di sussistenza della zona derivata
dallo sfruttamento dei sistemi ambientali da parte
della popolazione agro-silvo-pastorale. Caratteristici
usi del territorio da parte delle popolazioni
locali sono per esempio: la Neviera del Sirente,
a quota 2000 metri in uno dei canaloni del versante
nord, che costituiva una fonte di reddito per
i residenti di Secinaro e di Galiano Aterno, attraverso
lestrazione di "Salme" (blocchi
di ghiaccio) portate a dorso di mulo, protette
con sacchi, rivestiti di foglie e polvere di pula
per evitarne lo scioglimento, e inviate fino in
Puglia o addirittura a Roma; lattività
dei carbonai, che con la conoscenza, autodidatta,
dei processi di combustione del legno, permetteva
ai residenti di vendere il carbone vegetale nelle
fiere e nei mercati; o ancora i villaggi daltura,
come le Pagliare di Tione, le Pagliare di Fontecchio
e le Pagliare di Fagnano, testimonianze della
transumanza verticale, quando, durante la bella
stagione, le genti dei paesi del fondovalle si
trasferivano in quota con il bestiame per approfittare
degli abbondanti pascoli e praticare una piccola
agricoltura di sussistenza. La lettura del territorio
ci rivela la capacità delluomo di
convivere con ambienti complessi e difficili e
di far coesistere lo straordinario patrimonio
naturalistico.
da: Risorse
naturali nel Parco Regionale Sirente-Velino
Sintesi: Archivio Documentazione Ente Parco
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