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Finalità
Il progetto "Oasi del Cervo" consiste nella realizzazione di un'area tematica sperimentale (estesa circa 250 ha) dedicata alla tutela e valorizzazione di un nucleo di cervo stabilmente presente nel territorio sito nelle adiacenze della frazione di Goriano Valli nel comune di Tione degli Abruzzi, nell'area della media Valle dell'Aterno.
Il progetto nasce dalla ricerca di un equilibrio tra le esigenze di conservazione e tutela della fauna e di mantenimento e valorizzazione dei sistemi agricoli tradizionali, comprendenti le attività produttive compatibili condotte sul territorio e la loro integrazione con l'ambiente ed il paesaggio.
Si tratta di una sperimentazione di particolare interesse per il Parco perché costituisce un percorso di gestione condivisa e plurifunzionale, un modello di gestione esportabile in altre aree del Parco ed applicabile ad altre specie.
Il contesto
La presenza del cervo nel territorio del Parco origina da un programma di reintroduzione realizzato a cura del Corpo Forestale dello Stato nella Riserva Naturale Orientata Monte Velino avviato nel 1990 con il rilascio di un primo nucleo di cervi, seguito da altre immissioni, realizzati con capi provenienti dal Parco Nazionale dello Stelvio e delle Foreste Tarvisiane. Le prime segnalazioni di cervo nell'area risalgono alla primavera 1996. Sulla base dei censimenti al bramito realizzati nel Parco negli ultimi quattro anni, a partire dall'autunno del 2003, è stata stimata una consistenza di circa 65-75 cervi riproducentesi nell'area di intervento. La popolazione di cervo complessivamente presente nell'intera area protetta (ca. 50.000 ha) è stimata in circa 220-260 esemplari.
Obiettivi
Attività previste
Azioni condotte dalle aziende agricole
In collaborazione tra Parco ed agricoltori, sono pianificate la dislocazione delle colture a perdere, dei siti di foraggiamento, dei fondi agricoli da destinare invece ad uso agricolo produttivo e pertanto da proteggere con recinzioni elettrificate acquistate dal Parco ed affidate agli agricoltori.
Azioni di valorizzazione delle produzioni agricole locali sono sinergiche al progetto; nell'area è infatti praticata una agricoltura tradizionale e sono coltivate anche colture di pregio come lo zafferano ed il tartufo, oltre a vigneti e frutteti.
Tempi: in corso gli interventi di miglioramento ambientale propedeutici alla possibilità effettive di fruizione e visita dell'area.
Scheda a cura di: Servizio Promozione Turismo e Servizio Scientifico Ambientale del Parco