- Ente+
- Progetto Oasi del Cervo
- Materiale da scaricare
- Bernardino Cirillo
- Accesso alle Gole di Aielli - Celano
Zona di collezione: Castelvecchio Subequo.
Dscrizione
Varietà ad habitus vegetativo alternativo, portamento eretto della pianta a fine accestimento, taglia alta, ciclo medio-precoce, spiga di medio-grandi dimensioni, di colore rossiccio a matura-zione, ariste rosse (con sfumature nere), cariosside medio-grande, a frattura vitrea, colore ambrato.
Utilizzo
Si utilizza sia per la pasta, fatta a mano che secca, sia per fare il pane.
Curiosità, storia e tradizioni
Varietà di frumento duro di origine siciliana arrivata in Valle Subequana negli anni '50 insieme ad una persona mandata al confino. Da questa persona era poi passata a diversi agricoltori della zona ed uno in particolare l'ha moltiplicata e mantenuta per oltre 50 anni. Si trattava di un agricoltore di Castelvecchio Subequo di nome Salutari Cipriano, venuto a mancare ottantenne nel 2008, che l'ha seminata sempre a quote elevate, oltre i 1.000 metri slm. Grazie alla pressione selettiva esercitata dall'ambiente e dalla tipologia di suolo, generazione dopo generazione, stando sempre attento a compiere diversi cicli di selezione massaie ne è derivata una varietà che si è ben adattata alle condizioni pedo-climatiche dell'Appennino Abruzzese (Cipriano ogni 6-7 anni riproduceva il seme a partire da un gruppo di spighe scelte in campo fra le migliori a maturazione). L'agricoltore infatti aveva notato del grano tenero mescolato alla Ruscìa con una spiga di colorazione molto simile a questa. Ed in effetti, ad una attenta analisi e grazie ad un lavoro di selezione conservativa effettuato dall'ARSSA, si è potuto accertare che la Ruscìa è in realtà una popolazione mista che contiene diversi tipi di frumento tenero. Questo miscuglio origina quasi certamente da un inquinamento di tipo meccanico (probabilmente dovuto alle macchine per la trebbiatura).