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Comunicato stampa

( Rocca di Mezzo, 08 Febbraio 2018 )

Con la presente nota Il Parco Regionale Sirente Velino precisa che nelle passate settimane sono stati effettuali dal personale del Parco ben 3 sopralluoghi presso l’azienda agricola “Vigna di More “di Goriano Valli e dai verbali si evince che i cinghiali erano presenti all’interno della recinzione solo una volta.

Inoltre, successivamente, in un sopralluogo congiunto con la Polizia Provinciale, con la Asl e con il personale del Parco non si è constatata la presenza degli animali all’interno dell’area recintata.

La recinzione comunque non risulta essere idonea al suo scopo: infatti per una lunghezza di circa 80 m, al cui interno è presente anche vegetazione boschiva, la recinzione è realizzata con materiale provvisorio e non adatto a respingere gli ingressi degli animali.

Si precisa che Il Parco Sirente Velino non ha autorizzato l’abbattimento degli animali; il provvedimento a firma del Direttore e del Commissario prevede infatti lo “scaccio” degli stessi e solo, in caso di minaccia alla sicurezza del personale, si sarebbe potuto ricorrere all’abbattimento.

Come da accordi presi, questa mattina, il Parco Regionale Sirente Velino era presente a Goriano Valli presso l’Azienda della Sig.ra Tronca e su 6 cinghiali presenti all’interno della recinzione 3 sono stati abbattuti mentre altri 3 sono usciti da uno dei varchi. In tal modo il Parco ha dato un aiuto alla Sig.ra Tronca che comunque da parte sua avrebbe dovuto provvedere a realizzare un’idonea recinzione ed effettuare una manutenzione della stessa.

Il Parco attua la cattura dei cinghiali attraverso l’attivazione di una filiera locale delle carni di cinghiale con ricadute positive sull’economia locale. Dal 2015 ad oggi sono stati catturati 440 esemplari. Di questi solo 260 sono stati destinati a macellazione secondo le disposizioni sanitarie della Asl. Da segnalare che nel 2017, per motivi legati alla riduzione di fondi, le catture si sono ridotte a circa 100 esemplari.

Si sottolinea che la Sig.ra Tronca non ha nessuna corsia preferenziale rispetto agli altri perché tutti i cittadini dell’area protetta e dei 22 Comuni che ne fanno parte hanno gli stessi diritti. Si è comunque trattato di una situazione di emergenza.

La Regione ha destinato 215.000 euro al Parco per i danni da fauna selvatica come saldo dell’anno 2015, pagamento del 2016 e 2017. Inoltre stiamo ancora in attesa della Regione e della regolamentazione riguardante il “de minimis” per le aziende agricole.

Si ribadisce che nella riunione di domani convocata dalla Prefettura Il Direttore confermerà i ruoli, le competenze e le responsabilità del Parco ed evidenzierà che non sono di “sua” competenza i compiti riguardanti “il garantire l'incolumità pubblica”.

Comunicato stampa
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