Frazioni: S.Pio
Il Paese conserva ancora inalterati i tipici aspetti del borgo medievale, con la porta d'ingresso sormontata dalla Torre dell'Orologio e gli adiacenti palazzi medioevali che delimitano il borgo fortificato, con Piazza del Popolo, contornata da alcune case-botteghe medievali e da una superba fontana del Trecento con vasca poligonale e mascheroni.
Le invasioni barbariche spinsero i piccoli nuclei sparsi a riorganizzarsi in aree più riparate. Probabilmente dall'unione dei vicus S. Giovanni, S. Pietro, S. Arcangelo, S. Felice e Fons Tichiae comincia a svilupparsi il Castrum Fonticulanum intorno all'XI secolo. Così nel 1145 il feudo era composto da 48 fuochi e tenuto da Gualtiero di Gentile, signore del castello. Si legge già solo nelle pietre e nei monumenti l'economia fiorente del borgo ed il suo accrescimento nel tempo. Nonostante però la fortificazione, Fontecchio nel 1425 subì un assedio da parte di Fortebraccio, Capitano di Ventura, che prese la città di L'Aquila con tutti i suoi "castelli". All'esterno del borgo, in posizione attualmente centrale, si trova Piazza del Popolo che conserva le case-botteghe medievali e l'antico Forno del XV secolo. In questo spazio è inserita come gemma preziosa la Fontana trecentesca di pietra bianca e di fine fattura, divenuta simbolo e stemma di Fontecchio. Esterni ed isolati dal centro urbano, si possono ammirare il Convento di S. Francesco, monumento religioso di notevole rilievo, e l'abitato di S. Pio, borgo minore con caratteristiche tipologiche prevalentemente agricole.
Testi tratti dalla guida turistica "Parco Regionale Sirente - Velino", Edizioni Amaltea, 2001.
Fontecchio
S. Pio
Pagliare di Fontecchio